Lesbiche e nazifascismo, di Laura Pesce

In occasione della giornata sulla memoria pubblichiamo questo articolo di Laura
Diversamente dalle altre “categorie” di persone perseguitate dal nazifascismo, sull’oppressione delle lesbiche in Europa esiste purtroppo poca documentazione, questo per varie ragioni.
Non ultima il fatto che la ricerca storica europea è stata ed è ancora oggi molto condizionata da forme di maschilismo ed eterosessismo.... [continua a leggere nel blog]
Il lesbismo (l’omosessualità in generale) faceva parte di una lunga serie di comportamenti considerati deviati dalla legge già prima dell’avvento delle leggi razziali ed è per questo che raggiungiamo il paradosso: nessuno di coloro che i nazisti avevano internato con l’accusa di omosessualità (o prostituzione,ecc.) ebbe alcun tipo di risarcimento dopo la liberazione e dopo i processi. Anzi alcuni prigionieri dovettero finire di scontare la pena nelle comuni carceri!
Questo ci fa notare chiaramente la diversa valutazione delle vittime dell’olocausto: gli omosessuali avevano in qualche modo “provocato” (se l’erano meritata) la loro punizione con il loro stile di vita deviato, mentre invece gli ebrei o i prigionieri politici erano stati perseguitati per la loro convinzione politica e per le loro origini.

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