Comunicato stampa ArciLesbica Nazionale 17 aprile 2011

La storia si ripete, anzi la storiella

Il triste personaggio che sta a capo del governo utilizza sempre lo stesso schema per affossare una volta di più ciò che resta della democrazia in Italia : prima l'attacco ai magistrati, poi alla scuola pubblica, si chiude con una barzelletta sull'omosessualità.
Sempre lo stesso pubblico ad applaudire chi incarna meglio di tutti i pregiudizi, la cultura stereotipata e disumanizzante, l'ipocrisia che stanno uccidendo il Paese.
E mentre la magistratura è accusata di eversione e la scuola di essere la nemica giurata della Famiglia, il lesbismo viene annesso al berlusconismo,nella percentuale del 25%.
IL Premier accontenta l'affezionato pubblico con la solita storiella, questa volta sull'omosessualità femminile, giudicata da lui e da chi si occupa di curargli la comunicazione, più appetibile e meno pericolosa da condividere, anzi sicura conferma del suo machismo.
Non ne possiamo più, come donne e come lesbiche, di apparire solo nelle barzellette di pessimo gusto del Premier o di stare a disposizione del suo immaginario erotico per ravvivare le feste ad Arcore.
Ci teniamo assolutamente a smentire di non essere pericolose per questo regime. Noi, che non siamo lesbiche di carta o di plastica, ci terremo ben stretto il nostro 100%.
Liete di poter deludere il Premier e continuare a opporci al regime, continuando a fare politica e cultura e a promuovere un'immagine delle lesbiche che Berlusconi non è nemmeno in grado di riconoscere, figuriamoci di apprezzare: onorate, insieme a tutte le persone LGBT, di essere sempre al centro della strategia, questa sì, eversiva del berlusconismo.
Il regime è costretto a parlare di noi, a fare i conti con noi e il fatto che tenti di ridurci da esseri umani a barzellette è segno della sua meschinità, non della nostra.

Ostilia Mulas Segreteria Nazionale ArciLesbica
e-mail: ufficiostampa@arcilesbica.it www.arcilesbica.it

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